lunedì 8 febbraio 2016

Condizioni impossibili ?

Domenica di pioggia, che arriva dopo chissà quanto tempo senza, che mette a nudo le debolezze del gruppo: e così ripensando al detto ‘non esistono condizioni impossibili, ma solo uomini arrendevoli’, possiamo trarre le conclusioni.
E se difficile capire chi non ama correre sotto l’acqua, ancora più difficile capire chi esce con la pioggia per  andare a fare 5 km a Magenta… Complimenti a Ivan, che almeno mette la presenza in CLASSIFICA
La mattina, i quattro canisciolti superstiti all’epidemia della coperta addosso, devono  aspettare il solito Passirunner che sbaglia ritrovo, iniziando a creare problemi. Con un quarto d’ora abbondante si parte così alla volta di Lurago Marinone.
Accogliente il tendone che ospita la gara, con adiacente la nuova struttura degli spogliatoi. Anche qui ci tocca aspettare Passirunner, che va a trovare spogliatoi ormai dismessi, della cui esistenza anche gli organizzatori se ne erano dimenticati.
Alle 8,30 si parte... subito a pieno ritmo, Passirunner tira presidente e dj, mentre Andrea e il Pirata stanno sulle loro sin da subito. Piove, ma non tanto come pioveva al ritrovo; e non fa freddo. Dopo qualche km di corsa, ormai completamente bagnati, si corre benissimo. La corsa si snoda su strade asfaltate, passando per vari paesini: Veniano, Fenegrò ecc.. 
È un vero peccato, e qui mi rivolgo agli organizzatori, che in posti come questo, dove c’è a disposizione l’immenso bosco, la corsa si snodi per 10 km su strade asfaltate di paesi, e solo 4 km di bosco. Nei paesi dove c’è bosco, le corse devono essere nel bosco. Chi non ama il bosco ha mille alternative. Al contrario chi ama il bosco ne ha poche.
I quattro km di bosco, sono stati divertentissimi (almeno per il trio di testa). Una volta entrati completamente nelle pozze, inizia il divertimento puro. Fango, pozze, sassi e foglie da fare a tutta velocità. In un lungo sentiero concavo, la gente cercava di stare sui lati per non entrare nell’acqua, scivolando e cadendo uno dopo l’altro.
Ristori classici, ma con il pane ultrafragrante che caratterizza le corse di questa zona.
Alla fine anche questa volta i dichiarati 12 km si riveleranno 14 abbondanti. 
Fortunatamente ci aspettano delle calde docce, che bagneranno la pelle rosso fuoco di chi ha preso la fredda acqua.
Nella accogliente caffetteria non siamo riusciti ad estorcere la colazione a Passirunner, che avrebbe meritato di pagarla. Ringraziamo così AndreaC che offre. Sempre ottima la compagnia.

La società e tutti i canisciolti si stringono attorno alla nostra Vivi per la grave perdita appena subita. Un grosso abbraccio a Vivi,  Mario e Sara.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fulvio... non capisco il tuo stupore. Hai provato a chiedere la colazione a Passirunner... Domanda: dove lavora il passi? Risposta: in Banca. Domanda: se chiedi i soldi in Banca, te li danno? Ecco, datti una risposta da solo... eh eh eh... E' vero, ho fatto una roba da miserabile: 5k. A mia discolpa c'è che è il primo weekend senza tosse. Potendo scegliere, ho scelto la partenza tardi. Il percorso faceva il doppio giro, cosa che a me non piace. Quando ho transitato il traguardo c'erano quelli della competitiva che intasavano la strada. Gliel'ho data su, come si suol dire. E meno male, perché la pioggia si è trasformata in una pioggia battente, che mi sarei beccato sul secondo giro. Dalla prossima domenica torno a regime, lento come al solito.
Slow Foot

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