giovedì 10 ottobre 2019

Sparkasse e gli Arsenio Lupin

Sparkasse e gli Arsenio Lupin (di Luisa/Holly/Passirunner) 
Tutto iniziò quando Luisina propose questa trasferta, dopo lo slittamento di Berlino al 2020: i Tre Moschettieri accettarono subito l'invito.

Arriviamo in quel di Lindau sabato 5 ottobre con un tempo meteorologico veramente triste, pioggia e anche freddo.  Quindi i maratoneti più performanti subito si interrogano come sarà il clima domani: quelli meno performanti ovviamente se ne sbattono. Notizie contrastanti su tutte le app di meteo, preoccupati soprattutto per i 40km/h di vento previsti. 

Ma poi lasciamo perdere le mille congetture e iniziamo il tour per Lindau. Usciamo per iniziare la visita della cittadina e cerchiamo un posto dove mangiare, dopo aver rifiutato un po’ di locali perché ‘troppo impostati’ e visto che pioviggina troviamo un locale tutto pesce: entriamo e facciamo rifornimento di omega 3.

Poi al Villaggio a ritirare i pettorali: Luisina non soddisfatta a pieno, perché sui volantini erano inclusi i massaggi aggratis. Qui l’italiano che è dentro di noi ci obbliga ad acquistare da portoghesi (nota tecnica usata dalla stragrande maggioranza dei Canisciolti) alcuni oggetti fondamentali per correre. Inizia Holly che,  per ammortizzare il costo del pettorale, decide di dare il là ad un gioco vorticoso, prendendosi un tè "a babbo morto". E da lì, è storia….. dico solo che in alcune case si faranno centrifughe di mele per tutto l'inverno….

Ci dirigiamo al nostro ostello per prendere la camera (n.15) dotata di 2 letti a castello: Luisina e Holly under, gli altri over. Tralasciamo flautolenze, rutti e quant’altro. Ostello spartano ma con tutti i confort necessari e posizionato benissimo tra centro città , partenza e stazione treni: incluso posto auto, top (un plauso a Lello). In camera c’è chi si rilassa, chi fa della gran meditazione, chi esercizi alla Benny Hill e chi, come il duracell Passirunner, scende alla conquista delle ragazze di Taiwan.

A sera è già ora di mangiare, la preoccupazione più importante del runner pre-gara!! Cerchiamo un locale tassativamente non italiano ed entriamo alla Poste, famoso locale di Lindau dove a la cameriera ci offre un tavolo da condividere con una giovane coppia di tedeschi, lei molto bona. Di risotto alla salsiccia neanche l'ombra.

Holly si consola con un mega gelato e panna che all’indomani sarà trasformato in ‘quella’ attribuita ai piccioni. La cittadina è deserta, un sabato sera muerto. Ci buttiamo nell’unico locale vivo, un irish pub. Scorta ulteriore di carboidrati, approcci non riusciti alla cameriera, qualche italiano di passaggio e poi via in ostello a pigiamarci per la nanna.
Il giorno della maratona ognuno lo vive a modo proprio, sia il pre che il durante, le sensazioni sono troppo personali.
Per esempio la colazione: Holly ricerca il calore familiare col fai da Thè, Luisina si convince che lo sgombro è il top per i 42km, Passy classico al bar in piazza, Lello ricerca alchimie arcaiche e misteriose. Quest'ultimo poi è atteso dal Rito della Vestizione, una pratica che farà in separata sede, presentandosi di tutto punto pronto per l'evento.
Partenza della gara molto tardi 10.30 - Distanza ostello-partenza, 5 minuti: siamo comodissimi. Un migliaio sui 42km, poi gli altri: maratona partecipata da runner di tutto il mondo,  molti gli asiatici. Gli italiani oltre noi si contano su una mano. Manca la vivacità dei "latini", troppa compostezza alla partenza.
E poi si corre, ognuno col suo viaggio: il percorso è stato a lunghi tratti piacevole con partecipazione della gente,  per una decina di km anonimo. Suggestivo il lungo lago e soprattutto l'attraversamento delle frontiere,  da DE a AU, capatina in CH per tornare in AU. 

Tutto sembra procedere per il verso giusto: no pioggia,  no vento, no freddo,  no salite.  E riesco a tenere il mio ritmo prefissato.  Poi al 35km appare un Lello distrutto: il Campione ha alzato bandiera bianca,  il fisico (non le gambe) oggi non l'ha assistito nell'impresa,  che si presentava davvero ardua.  Ma sappiamo già che il Guerriero ci riproverá. Proseguo nel mio viaggio,  felice di tenere l'andatura ma senza rischiare di accelerare. E proprio quando aumento in vista dell'entrata allo stadio, ecco sul lato un Holly dolorante in preda a crampi. 

E cosa può fare un runner che sta facendo il suo personale sulla maratona,  a 600 mt dal traguardo? Saluto Ruggiero e mi fiondo a chiudere questa bella corsa. 
Ovviamente poi aspetto tutti: lo zoppo Holly arriva subito,  il leone ferito Lello più tardi. Fremiamo per Luisa, sperando che possa fare la sua prestazione sotto le 4h. Entra nello stadio,  ha dato tutto: arriva e capisce che ha sfiorato l'obiettivo, si strugge, cerchiamo di consolarla. Ma sono solo nuovi stimoli per la prossima. 
Organizzazione ok, ristori ok, arrivo ok: si segnalano docce spaziali,  saremmo rimasti mezz'ora sotto. Treno per tornare a Lindau, ultima birra con barista ostile, saluto all'ostello (Holly lascia mezzo cuore ad Hong Kong) e ritorno a casa, ognuno con i suoi pensieri ma comunque con un piacevole ricordo di questo week end. 


Sedriano
 Gruppo ridotto per questa domenica, oltre che dalla estinzione progressiva dettata dal passare del tempo, quattro canisciolti sono in trasferta per la Sparkasse 3 Lander Marathon.
Tra i pochi superstiti troviamo Sergio e il Livio già sul posto, Ste e Niki sulla 14 e il presidente arrivato in solitaria con 19 km appena percorsi. Anche questa volta canisciolti sciolti in tre gruppi.
Poco da dire sulla tapasciata di Sedriano; oltre che per non rubare spazio all’evento maratona del giorno, anche perché la corsa, bella ma normale, piatta, nei campi e nelle campagne della zona, ristori piuttosto poveri, e quello finale oltre a thè pane marmellata e mele, offriva la qui tradizionale trippa, motivo per cui si formava la fila kilometrica per il ritiro.
La cosa migliore di questa mattinata sicuramente sta nella doccia: quasi esclusivamente per noi, getto di acqua calda a ettolitri, e dopo 33 km cosa c’è di meglio?

Nessun commento:

CALENDARIO