lunedì 18 marzo 2019

I soliti cinque


Canisciolti ormai in totale disfacimento… basta guardare la classifica per rendersene conto. A questo punto non saprei dire quale futuro aspettarsi
Al ritrovo presenti quelli che ormai, ad ora,  possiamo definire lo zoccolo duro del gruppo. 
Dopo una breve discussione sulla destinazione di oggi, la nostra Luisa si prende la grossa responsabilità di deviare la convocazione su Tavazzano con Villavesco, anziché Monticello Brianza .
Corsa mai fatta dal gruppo, se non sbaglio solo da Bum Bum e Vivi un anno, che però non riesco a trovare.
Arriviamo in questo paese, quasi fantasma, dove il ritrovo è in una piazzetta, con a disposizione uno stanzone per cambiarsi con bagni, ma niente docce.
Dopo la foto, partiamo nell’anonimato più totale, in quanto la lunga fila per le iscrizioni non c’è più e tutta la gente presente poco prima sembra essere sparita.
Siamo nella piatta pianura padana, dove incroceremo più volte forti odori di concime (diciamo). Passare dall’odore di letto con finestra chiusa a quello di letame, è come dire dalle stelle alle stalle? O dalla padella alla brace?...
Passirunner, che ha fretta di rientrare a casa, è l’unico sul percorso dei 16; il presidente che non ha motivazioni per allungare più di tanto al bivio 21/25 si lascia condizionare dal paesaggio scegliendo così per la 21 km; gli altri tre sui 25km.
Alla fine la corsa si rivelerà bella, tutta nella campagna padana, con vari passaggi in cascine, aziende agricole con centinaia e centinaia di mucche; e una buona metà avanti e indietro lungo il canale Muzza, anche qui molto bello e rilassante. Senza dimenticare che abbiamo evitato l'acquazzone che si sarà abbattuto a Monticello?
Viaggio di ritorno un po sotto tono, unica cosa forse degna di nota, il cetriolo pugliese, del reparto ortofrutta del gigante.

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