lunedì 29 ottobre 2018

La 'non' maratona del Garda

La 'non' maratona del Garda (di Luisa)
'Pacco, doppio pacco e controppaccotto' è un film del '93 che narra di imbroglioni più o meno professionisti che si arrangiano cercando di truffare il prossimo...ecco a noi che avevamo scelto con fiducia questa maratona 'International' del Garda, non ci hanno truffato, ma praticamente...
Una serie di infortuiti eventi ha fatto capitolare un organizzazione  già traballante di suo. Ricorderemo negli anni il 'caro' sig. Chelodi, in capo a tutti, minacciato e assediato da credo 300 persone, tra stranieri ed italiani.
Ma la serie di sfighe non ci toglie il sorriso perché la compagnia di Passy, Lello e Holly per prima cosa, ed il magnifico contesto (davvero credo uno dei percorsi più belli paesaggicamente parlando!)  hanno comunque meritato questa gita fuoriporta. Una frase fra tutte ritornerà come il nome di Chelodi: 'SI STA' APRENDO!!!'
Ebbene, a furia di ripeterlo e pensarlo è successo per davvero, potendo correre più di metà gara all'asciutto. Basta crederci!!!
Medaglia di legno per tutti e anche questa è stata archiviata!!
Ma ora vi lascio alla visione più dettagliata dell'evento da parte del nostro Holly reporter, che dopo tanto tempo ci emoziona scrivendo questo articolo:
'12 ore di sofferenza, gioia e dolore per Luisina - Holly67- Lello - Passirunner' (di Holly)
Iniziamo con alzataccia alle ore 4.00 ritrovo alle ore 5.00 dove il Passirunner arriva come il suo solito in ritardo, poi passiamo a prendere la nostra Luisina che poverina arriva da una settimana difficile, febbre, mal di gola e per completare squaraus. 
Infatti neanche entriamo in autostrada  che ci obbliga ad una fermata di emergenza, dove i lavoranti di Autogrill hanno dovuto evacuare l’intero fabbricato per i gas mal odoranti.
Arriviamo in netto anticipo, da buoni milanesotti. Piove, il cielo non promette bene, ma a noi le condizioni atmosferiche avverse ci danno ancora più carica.
Ci prepariamo, consegnamo le borse e poi via per i bar di Limone, a farci caffè, cappuccini con brioches alla James Polt e foto di rito. A 10 minuti dalla partenza, però, la direzione gara comunica che la maratona non potrà essere percorsa per intera, causa esondazione del fiume Sarca che bagna Torbole, il percorso sarà quello della 30 km.
Inizia il dramma per i nostri maratoneti e quelli di tutto il mondo  che imprecano contro un organizzazione veramente scarsa.
Partiamo e Holly, come al suo solito lamenta un dolore, stavolta alla sua vecchia (come lui) spina calcaneare del piede sx, ma anche se giustamente qualche dubbio pervade le menti dei suoi compagni sulla veridicità dei suoi dolori, il pazzo parte e se ne va in solitaria sino all’arrivo in una gara contro se stesso.
Il suo rivale Lello, come sapete affetto da pisciatina a ripetizione lo lascia andare sapendo che per prendere Holly deve tentare un impresa più grande della sua preparazione attuale.
Finalmente arriviamo, ma i drammi non finiscono,  i sacchi con i vestiti sono sotto un acquazzone all’aria aperta, per non parlare delle doccie tre misere per uomini e tre per le donne, posizionate all’esterno su un terreno di palta  e acqua, con due spogliatoi promiscui che mostrano sederi e seni in abbondanza.
Giustamente dopo 30 km hai fame e quindi vai al baracchino dove con il tuo buono pasto pensi di mangiare e invece no devi pagare 8 euro per un panino e bibita, così visto che molti sono incazzati per la cattiva gestione, insorgono contro i gestori del baracchino che il nostro Passirunner difende a spada tratta pensando di ricevere gratis il pasto, ma i rabbini lo fanno pagare come gli altri.
Mangiamo tutti tranne la Luisina che poverina non avendo lavorato tutta la settimana non ha i soldi nemmeno per piangere.
Infine, dopo varie tappe nei bar di Malcesine, tra caffè, birrette, amari, té caldi...andiamo a prendere il battello per tornare a Limone e ripartire verso casa.

Trofeo Montestella che vai canisciolti che trovi. (di Lele)
La 16a edizione della ormai classicissima milanese verrà ricordata per la quantità d'acqua caduta, praticamente un nubifragio o quasi (in 10 anni di corse mai preso così tanta acqua in 10k)
e per la presenza di diversi canisciolti e simpatizzanti: Dippi, Andrea R., Valeria, Silvia&Michele, Ricky detto Il Pirulin, famiglia Baldo al completo e lo scrivente Lele.
Sottolinerei la presenza di alcune delle nostre punte di diamante per questa 10k di lusso: Andrea R., Dippi, il Baldo e Valeria che ovviamente non ci hanno deluso nonostante la pioggia:
AndreaR sotto i 40min, Dippi  e il Baldo sotto i 45 min, e la Vale che strappa un  prestigioso 48.02 min. I figli del Baldo sempre tra i migliori delle loro categorie. Bravissimi tutti!!
Per completezza Lele 49,40 e Il Pirulin, che sta tornando alla grande,  50min e poco più. Silvia&Michele non sò, ma sò di certo che sono arrivati, li ho visti al traguardo, anche loro esageratamente bagnati come pulcini.
Organizzazione pressochè perfetta, percorso tutto su asfalto e abbastanza veloce (nel parco di Trenno e zona ippodromo) doccie quasi calde, ristoro essenziale, numero di presenze non da record visto il meteo.
Se non per altro corsa da rifare, magari senza pioggia, perchè si respira quell'aria competitiva da evento ufficiale, che ogni tanto fa bene......sempre bella!!
Alla prossima e buone "co r se" a tutti! 

Garbagnate: Trofeo A.V.O. (di Roby)
Oggi canesciolto in solitaria sotto l’acqua a Garbagnate.
Questa è stata la giornata che ha fatto selezione, ha diviso i runners in due categorie: quelli arrendevoli da quelli NON arrendevoli.
Questa mattina al risveglio guardo fuori dalla finestra e vedo che piove a dirotto, e qui sorge il dubbio amletico, vado o non vado a Garbagnate? Questo è il problema. Nel contempo mi arrivano i w.a. dei due colleghi INPS che danno forfait ed il dubbio viene più insistente, ma a dissolvere ogni dubbio e decidere di andare è stato il famoso “GUSCIO” capo super tecnico che fa scivolare via l’acqua e traspirare il corpo, ideale per queste situazioni.
Si parte, arrivo a Garbagnate verso le ore 8,35, sul piazzale antistante al ricovero solo pochi runners pronti a partire, gli organizzatori hanno detto che a correre saremo stati circa 150, guardo se vedo qualcuno dei nostri ma non c'è nessuno, faccio l’iscrizione con riconoscimento (due sacchetti di pasta fresca), mi faccio fare due foto di circostanza e via si parte a testa bassa, sono le ore 8,50
Dopo circa km3 sotto l’acqua battente il bivio dei km6 opp. 12, altro dubbio, quale sentiero prendere? chiudo gli occhi e prendo quello dei km 12, oramai è fatta non si può più tornare indietro, si corre e si cammina fino all’arrivo. 
Percorso classico delle Groane ma sempre bello, solito ristoro a metà dei km 12. Pensavo di trovare sentieri fangosi, ma invece no, il percorso è stato quasi tutto su piste ciclabili con quella sabbiolina grigia che per lo meno non ci ha fatto infangare.
Al traguardo si arriva tutti alla spicciolata, classico ristoro, bevo due bicchieri di tè caldo con qualche biscotto e via a casa a fare una doccia calda e soprattutto contento di non essermi arreso davanti alla pioggia.

Gorla. Direttamente sul posto senza passare dal ritrovo. 
Bassa l'affluenza di podisti qui a Gorla: piove a dirotto, la temperatura è buona, ma forse solo per me: sono l’unico in manica corta…
il percorso inizialmente è tutto su asfalto, poi ciclabile lungo Olona, con segnaletica che lasciava a desiderare. 
Ancora stradoni industriali tristi, fino all’ultimo terzo di gara
 dove si sale sopra la valle Olona. Qui sentieri ricoperti di foglie con i colori dell’autunno, tratti di bosco, pioggia a dirotto su tutto il corpo, pozze giganti dove affondare la gamba oltre la caviglia, vento, e quando ormai non hai più un cm asciutto, corri con quella emozione di libertà, quasi sorridendo a prendere più acqua possibile. Sensazioni che traspiravano con quei pochi runners incontrati. 24 km nell’acqua libera mente.


1 commento:

Ambro ha detto...

Bella Raga, Pres e Roby una spanna sopra la media.

Grandi!!!!! (Cit. R.Z.)

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