lunedì 13 febbraio 2017

Trasferta in camper

Prima trasferta in camper all'insegna dell'allegria per i canisciolti. Solo sei i posti disponibili; gli altri ci seguivano a ruota o direttamente sul posto. Si rivede il Livio.
Il programma dei camperisti prevedeva una partenza anticipata rispetto al ritrovo, per riuscire a parcheggiare più agevolmente, e per ritirare le iscrizioni prenotate da Ambro; ma ora che il pirata va a raccattare i componenti, si parte tutti insieme.
Il viaggio in camper crea euforia; parcheggiamo a circa 500 metri dalla partenza, ci cambiamo al caldo e stendiamo lo striscione. Certo sarebbe stato meglio un parcheggio più in vista, ma va bene così. 
Alla partenza si uniscono tutti i vari gruppetti, per la foto di rito.
La corsa è molto ben organizzata, tenendo conto della grande partecipazione di podisti. Il percorso cerca di limitare al minimo le parti di asfalto. Molto apprezzato il percorso dei 16 km, che per un gruppo ormai pigro come il nostro ci permette di allungare un pò di più rispetto ai canonici 12 km , ma non troppo come la 21 … Scoppiati.
Da segnalare, all’ultimo km, che il presidente si è trovato a sedare quella che poteva sfociare in una rissa: il solito automobilista che non so se ha toccato o solo stretto il podista, che lo mandava a quel paese; l’automobilista scende e inizia il battibecco, con spinte sul petto; poi qualche pugno che non riusciva ad andare a buon fine; poi ancora spinte.
A questo punto sopraggiunge il presidente che abbraccia il podista portandoselo dietro: dai lascialo perdere … Il bello è che lo ha ascoltato !!!
Solo AndreaC , ad un mese e mezzo dalla Maratona di Milano sceglie la 21 per decidere se provarci o no. 
Affollatissimo ma tutto sommato ordinato all’arrivo il ristoro finale, dove veniva distribuito il panino con la gustosa salamella.
I camperisti rientrano dentro per cambiarsi, e mangiare l’ottimo panino con la salamella. Si potrebbe anche aprire una delle due bottiglie di vino ricevute come riconoscimento di gruppo, ma forse è stato meglio di no. 
Scendere dal camper parcheggiato con le quattro frecce davanti alla caffetteria, facendo finta di stiracchiarsi, e chiedendo in che paese fossimo , non ha prezzo…. Ringraziamo ad Andrea C che dopo averlo aspettato una vita, ci offre il caffè.

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