martedì 8 marzo 2022

Domenica ti porterò sul lago

Domenica ti porterò sul lago (di Passirunner)

Nel consolidato stile da canesciolto, decido improvvisamente di partecipare al Giro del Lago di Varese, evento molto noto ai podisti della zona in quanto utile e divertente come lungo da effettuare in preparazione a maratone e altro. Io in preparazione non ho nulla, ma vorrei tenere allenate gambe e fiato, in vista della riapertura di tutte le tapasciate e corse in the world. Così ci si iscrive alla competitiva, circa 400 saranno i partecipanti: molti altri correranno in forma libera, numerosi i partecipanti alla 8km.
Arrivo, parcheggio facile, nessun problema nel ritiro pettorali… ancora no spogliatoi, disdetta. Un deposito borse che è praticamente una tettoia incustodita, ma a noi può andare bene. Aria freschetta, ci si tiene anche i guanti.
Si parte e per la prima metà si fatica un po': percorso a saliscendi divertente ma stancante, quasi tutto lontano dalle sponde del lago, sempre però nella ciclabile. 
Chiaccherando qui e là, si arriva al ristoro dei 12km, ci si ferma a bere e a riprender fiato e a chiedersi come fare a percorrere l’altra metà. Riprendendo a correre invece si trovano nuove energie, la gamba si è scaldata, il percorso è più in piano, anche qualche tratto di bosco e un paio di paesini graziosi: insomma ci si sente meglio e per una decina di km si viaggia bene. Poi le energie diminuiscono, le gambe si irrigidiscono e gli ultimi sono sempre solo di testa. Fortunatamente gli ultimi 5km sono i più belli, stavolta davvero sulle sponde del lago: bel paesaggio, belle sensazioni. Alla fine si riveleranno 27 i km, fatti in tempo da mia maratona, buono – anche se di farne altri 15 così ora la vedo dura –
Pacco gara gradevole con medaglia, borraccia e maglietta di bassa fattura. Ristoro e docce ovviamente nada.
Percorso comunque da tenere in considerazione, partendo da Gavirate e andando in senso antiorario sicuramente più divertente. A presto!

Rundundada, Rudunanda o Rudunada ?
Dopo aver storpiato numerose volte il nome di questa tapasciata, ci apprestiamo a farla, con l'esile speranza che ciò possa servire a mantenere ancora vivo un gruppo ormai inesistente, a farlo ricrescere...
E' anche vero che dopo aver visto (sopra) le tette di Passirunner, un po mi incoraggio, pensando che tutto è possibile.
La rudunada prende il nome dal rudùn, alle spalle nella foto; un vero e proprio simbolo per la frazione di Groppello di Cassano d'Adda. Si parte dalla piccola piazzetta del centro paese, e si va quasi subito lungo la Martesana. Il percorso è molto bello: dopo il lungo Martesana, si va lungo Adda, e anche internamente su sentieri tortuosi da cross. Molto vario e bello, con anche salite impegnative, fino alla fine quando si legge ultimo km, si scende giù a bordo Adda per poi risalire subito. Nell'insieme il più bel percorso di tutti sull'Adda, e il più vario, ma sempre lungo corsi d'acqua. All'arrivo facciamo la conoscenza del presidente organizzatore della rudunada, che ci confida che con la corsa non centra molto, ma lo fa per organizzare le cose del paese: dicendo che il vero momento incredibile qui è la festa di San Bartolomeo, a fine agosto, dove si ritrova veramente il mondo, con tuffi abusivi (non permessi) nella martesana e molto altro. Arrivederci ...
La mattinata si conclude con il caffè da vito, dove si incontra sempre una varia compagnia.

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