mercoledì 30 gennaio 2019

MARRAKECH .... !

Prima trasferta africana per il gruppo, segnata pesantemente dalla costipazione del presidente, che spera di non aver inciso sulla vacanza del resto della ciurma.
I quattro italiani arrivano a Marrakech con largo anticipo rispetto ai due inglesi, così dopo la sistemazione nel Riad, un breve riposo, ci dirigiamo al ritiro pettorale. Un tragitto forse di un paio di km scarsi, che il presidente percorre  in due o tre tappe … sedendosi frequentemente. Dopo qualche ora pettorale ritirato nel villaggio maratona minimal (come il pacco gara) e all’aperto.
Presidente torna a casa in taxi, e la sua giornata è finita … ah ah ah 
Il resto del gruppo inizia l’esplorazione di questa affascinante città.
Dopo pochi istanti di feeling la società capisce di dover immediatamente tesserare un nuovo atleta: ‘pulpets’! Nuovo canesciolto arruolato.
La città, vivace, variopinta, vuncia, le terrazze dei bar ristoranti, le spezie, i tramonti, la semplicità, il caos, l'atmosfera, i riad, i tanti gatti ovunque, il sole, il freddo, il thè alla menta, i giardini e molto altro ….  le emozioni si vivono non si raccontano.
Serata post maratona con festa di compleanno dedicata al nostro Pulpets, che compie gli anni proprio il giorno della gara. video1 e video2 .
Il giorno della maratona ci accoglie un insolita nebbia, inoltre qui il sole sorge boh dopo le otto, e quindi era sempre buio.
Percorso pianeggiante, bello il tratto negli ulivi, per il resto lunghi stradoni, in fianco alle mura, nel nulla, nel deserto, dove spuntavano dalla nebbia figure incappucciate, gruppi di bambini contenti, cammelli, pecore, paesaggi surreali, immensi resort, grande incitamento da parte di tutte le persone lungo il percorso, ma soprattutto dai bambini,con quello sguardo furbo, ma entusiasta e sincero l’unico momento che mi ha fatto strappare un sorriso , in questa maratona di sofferenza. Forse sì in molti la maratona la finiscono camminando, ma non so in quanti sarebbero riusciti a partire nelle mie condizioni… ristori a base di mandarini e datteri, neppure una banana.
Ho visto soddisfazione anche in Simo e Pulpets per la loro mezza maratona, chiusa nelle aspettative, un po meno per Luisa che puntava al personale.
Un grande ringraziamento ai miei compagni di avventura che mi hanno aiutato supportato, e sostenuto.
Nonostante la febbre, e la stanchezza ho vissuto al massimo con tutte le poche forze fino all’ultimo raggio di luna.

MARRAKECH (di Luisa)
27 Gennaio, dopo due giorni di sole, odori speziati, colori africani ed una Marrakech davvero stupefacente, mi sveglio pronta per affrontare la maratona tanto desiderata. Vestizione super estiva, jellini e barrette al loro posto. Esco dal Riad ma una ventata gelida con nebbia, buio e umidità mi avvolgono completamente. Siamo davvero a Marrakech?? La situazione dal sapore milanese purtroppo non abbandonerà lo scenario sino a pomeriggio inoltrato...
Al di là del freddo e dei brividi percepiti a lungo, anche dopo parecchi km dallo start, ce la metto tutta, fino al 32 esimo km mantengo una media sotto le 4 ore. Osservo e mi godo la gente ai bordi delle strade, tanto incitamento ed entusiasmo, soprattutto da parte dei bambini, tenerissimi e super svegli, pronti a farti scherzi, a batterti i 5 o correre con te. Ovunque, anche nelle zone più remote e disabitate, appare qualcuno: incappucciati solitari vagano nel nulla in mezzo alla nebbia, alcuni ragazzi fanno la lotta...tra ulivi, vialoni supertrafficati e lunghissimi palmeti si passa anche tra i cammelli, le pecore e zone rurali più suggestive. Non faccio foto come mi piace fare usualmente ( ...mio rammarico!!) per non distrarmi e stare concentrata sul ritmo. Non avendo i guanti comunque ho le mani anestetizzate  dal freddo e mi risulta difficile anche solamente aprire e chiudere la cerniera del marsupio. Continuo contenta e convinta. Ad ogni sorso d’acqua però, nausea e mal di stomaco aumentano sempre più...prendo tutti i sali e gli energizzanti come al solito,  ma invece di passare il malessere aumenta. Dal 32 esimo km circa sino alla fine il pensiero diviene fisso: devo andare al bagno!! Mi auto convinco che manca poco e cerco resistere, anche perché iniziano i crampi e l’acido lattico, per precedente e sicura esperienza, in altra ‘posizione liberatoria’ si scatenerebbe impedendomi di correre.
La maratona è nel complesso la preparazione, il pensiero, il viaggio, l’inizio...ma soprattutto quegli ultimi chilometri è proprio vero: sono quelli che la contraddistinguono dalle altre gare! Arrivo alla fine pervasa da nausea, brividi e pure uno strano fiato corto come se i polmoni mi si fossero compressi. Medaglia, foto-finish...e freddo, ancora troppo freddo e vento per decomprimermi sdraiata sulla strada o cercare di riprendermi: nessun posto di riparo. Real time 4.11...peggio che a Malaga, incredibile, ma è andata così. La prossima sarà sicuramente un’altra avventura, magari più veloce di 12 minuti🤣...ognuna comunque contraddistinta da ricordi ed emozioni profonde o più esattamente indelebili!!

Nessun commento:

CALENDARIO