Anche per questa trasferta veronese, come da tradizione, i Cani Sciolti partecipanti si presentano alla spicciolata: per primi si stabiliscono Ste e Nicoletta e iniziano a tastare il terreno, poi la Passirunner Family si stanzia nella vicina Peschiera, per gustarsi il paesaggio lacustre e fluviale (bello il centro storico circondato da mura, se ne consiglia visita). In arrivo sul fin di lana per le iscrizioni, accompagnato da moglie e figlia, ecco Martello Matera che, con il suo savoir faire barlettano, riesce ad ottenere un pettorale per la Mezza (pare che al mattino sia stato ritrovato il cadavere di un podista lungo il fiume, tale Pinna).
Puntuali al ritrovo, la combriccola segue i consigli di Ste che, degno del miglior Tripadvisor, trascina il gruppo in un locale che stupisce i commensali per qualità/servizio/ambiente/prezzo (memorabile la cupola sul tavolo), nonostante l'evidente simbologia massonica presente nel ristorante. Ottimo risotto, un classico pre-maratona. Giretto digestivo e raffrescante in Piazza delle Erbe, poi tutti a nanna nelle rispettive brande.
Il clima autunnale ci accoglie al mattino alla partenza, effettuata tutti insieme al medesimo orario: Nicoletta grintosa sui 10km, la coppia di fatti Lello e Ste aggressivi sulla 21km, Passirunner fiducioso sui 42km. Solito ingresso nelle griglie a casaccio, ci si perde nella folla. 3000 runner in maratona, 11000 le presenze totali, ma la partenza posta in curva fa gustare il momento dello start solo al primo migliaio di persone. Numerose le testimonianze di vicinanza alle vittime dell'attentato di Parigi: minuto di silenzio, adesiivi commemorativi per tutti, molti runner con bandiere francesi...

Mentre Nicoletta concludeva serenamente la sua impresa, sulla mezza Lello tentava il colpaccio ("voglio battere Mario"), ma la non dotazione di Garmin gli faceva perdere l'autocontrollo, e dopo una partenza a rotta di collo, veniva praticamente raggiunto da Locomotiva Ste: ottimo comunque il tempo del Duo, ad insidiare prestazioni di Pierino, BumBum e Gugu ormai avvolte nella leggenda. Nel frattempo lo psicodramma degli ultimi chilometri di Passirunner che, vedendo avvicinarsi il limite previsto dei 3.40, tenta un'accelerazione ma viene fermato da due salitelle che in quel momento sono sembrate infinite e insormontabili... La beffa di non aver sfondato ancora il muro dei 220 minuti rode, ma nulla cancellerà i ricordi e le sensazioni di un'altra splendida giornata marchiata Cani Sciolti.
1 commento:
Grande articolo Mauro....massima ironia sul finale.... PIERINO??? BUM BUM ??? (sorvolo su Gugu...un pò come lui sorVOLA nei boschi tutte le domeniche) AHAHHAHAH
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