Qualche riga, per annotare che il nostro Polt ha portato a termine la Maratona di Ravenna. Per alcuni trattasi di un'impresa; per altri di una follia; per altri ancora la corsa viene usata non come sport, ma come autolesionismo per espiare le proprie colpe, magari usando anche il silicio, e noi non lo sappiamo; per altri il mistero è perchè faccia maratone di nascosto; indipendentemente dai vari punti di vista, l'unica cosa certa sono i 42 kilometri messi in cascina. A questo punto penso che del tempo impiegato non interessi a nessuno ...
HOLLIK (di Slow Foot) La muta più numerosa di cani si reca in quel di Bareggio, per una tapasciata che per la prima volta viene spostata dalla bella stagione all'Autunno.
Parto da casa a piedi, visto che abito più o meno a 4km dal ritrovo.
All'oratorio di San Martino di Bareggio vedo per primi Ambro e Niki, ma via via arrivano anche gli altri, dopo essersi cambiati o aver giusto lasciato le borse nel locale dove l'organizzazione conserva i premi.
C'è un po' di malcontento per come vengono gestite le iscrizioni, qualche addetto chiacchiera invece di registrare i nomi, e un coda di sole 10 persone diventa lenta come una coda in codice bianco al pronto soccorso di Rho.
Arriva un nuovo runner nel gruppo... ah no, è soltanto Passirunner, senza fango non lo avevo riconosciuto. Il buon Passi, dopo aver imparato che sono venuto senza auto, deciderà poi di svicolare per i fatti suoi alla prima svolta dopo la partenza (neanche 500 metri).
Si presenta alla partenza anche Holly, pur acciaccato, per non mollare la testa della classifica a Silvia.
E' una lotta a due, ma state attenti ragazzi, perché dietro di voi ci sono Lele e il clone del Nazza (non è il Nazza... il Nazza si sta godendo la vita in giro per l'Italia, e nella sua versione vera corre ancora più lento di me. Quello che vediamo in giro quest'anno è il suo clone con arti bionici), quindi basterebbe solo un'influenza, una bronchituccia e... zac! Raggiunti al fotofinish. Non è che voglia tirarvela...
Ma fatemi tornare ad Holly, e fatemi aprire una parentesi. Quando avevo 9 anni il mio personaggio preferito era Paperinik. Ricordo che un bambino cacciaballe mi aveva preso in giro, facendomi credere che lui era riuscito a trovare e comprare gli stivaletti a molla di Paperinik.
Immaginavo di impossessarmene anche io, per poi fare mirabolanti salti in giro per il mio quartiere.
Che delusione quando capii che il tipo (ho rimosso mentalmente il suo nome), mi aveva preso in giro.
Immaginate invece il tuffo al cuore che ho avuto ieri mattina, quando ho visto Holly con gli stivaletti dei miei sogni di bambino!
Vabbé, non proprio stivaletti, ma sicuramente scarpe prodotte a Paperopoli, e siccome (fateci caso) nessun papero maschio indossa le scarpe (al limite Zio Paperone le ghette), ciò implica che quelle scarpe che aveva Holly, dovevano essere per il supereroe paperesco.
Holly-Paperinik (lo chiameremo Hollik da ora in poi) nega, dice che sono lo stesso modello di quelle già viste a Lello, ma quelle di Lello erano diverse, colorate, chiaramente realizzate dalla LEGO. Chiusa la parentesi.
Forse per mascherare le meraviglie delle sue paper-scarpe, forse per restare con la "sua" Vale, Hollik non spicca nessun balzo, anzi procede talmente lento insieme alla Vale che per 3km formiamo quasi un terzetto.
Io più dietro però. E questa domenica non c'è Signor Roby che ha preferito andar per trifole.
Al bivio 6-14 Hollik svolta, e vorrebbe pure che lo seguissi. Tié! Non mi hai fatto vedere neanche un salto, vai pure da solo.
A quel punto capisco che era la Vale a correre col freno, poiché dezavorrata da Hollik, prende e s'invola. Non la vedo più.
Passano i km tra campi e cascine. Al mio contapassi meccanico saremmo intorno al km 14 quando invece compare la scritta: "Ultimo km".
Porca miseria, come mi stanno sulle balle quelle tapasciate dove gli ultimi 2 km misurano 3.000 metri. Cinquanta anni fa gli Americani mandavano degli uomini a 300.000 km di distanza con dei calcolatori che messi insieme non avevano i gigaflops di un iPhone 6 di oggi, e qui da noi sbagliano ancora di un km su quindici.
Facciamoci pure quest'ultimo km.
All'arrivo rivedo quasi tutti, tranne il clone del Nazza (non suda, non ha bisogno di cambiarsi... da oggi in poi carico solo lui sulla mia auto!).
La Vale presenta ad Hollik una sua ex-amica che ha velleità corsaiole ed abita a Rho.
Per la precisione, è una amica di Vale ma, avendole presentato Hollik che comincia a broccolarla e poi, non contento, le presenta pure Ste che forse è l'unico peggio di lui, tosto diventerà sua ex-amica.
Arriva al traguardo anche Nico, la sorella di Valeria. Alta, simpatica, con una certa eleganza anche in tenuta sportiva. Insomma, la dimostrazione che quando hai due figlia, c'è a chi tocca tutto, e a chi tocca poco o niente.
Saluto velocemente tutti quelli che vedo. Eh... almeno sui saluti sono tra i cani più veloci... Poi rientro a casa. Stavolta camminando.
Sulla strada del rientro un paio di auto mi danno un colpo di clacson. Mi piacerebbe scrivere che erano due macchine piene di cicame, ma trattavasi solo di Hollik e Ambro.
Marcia del tartufo d’Alba, a Valle Talloria di Diano d’Alba (del Sig. Roby)
La giornata si può definire con due aggettivi: stupenda e meravigliosa, tutto è girato dal verso giusto a cominciare dal tempo, cielo azzurro senza una nuvola con sole tiepido ideale per correre.
Con questa condizione di tempo lascio a voi immaginare il meraviglioso paesaggio delle Langhe che si è presentato ai nostri occhi con castelli che dalla sommità delle numerose colline dominano i sottostanti vigneti.
La giornata è stata suddivisa in tre parti:
Corsa, Pranzo Enogastronomico e visita alla cantina di Fontanafredda
-Corsa, la partenza prevista alle h10:00 ci ha permesso di fare cose con calma e di partire per la corsa con una temperatura tiepida. Arrivati al ritrovo, Piazzetta cantine Giordano alle h9:00, c’erano già numerosi runners che scalpitavano, facciamo le iscrizioni con riconoscimento, bottiglia di Grignolino con scatola di ciambelline al Barolo, foto di rito con sfondo casa imperiale della proprietà e poi con gli altri runners partiamo una mezzoretta prima dell’orario previsto.
Io, Maurizio e mia figlia Chiara puntiamo per i 12 mia moglie per i 6, percorso tutto su asfalto, dopo il primo kilometro pianeggiante inizia una interminabile salita sulla collina tra vigneti, frazioni di paesini e cantine vinicole con paesaggi da mozzafiato, Maurizio e Chiara continuano a guadagnare metri su di me fino a quando spariscono dalla mia visuale e rimango solo ad annaspare, la sofferenza termina al settimo kilometro quando in fondo all'ultimo tornante termina la salita e trovo il ristoro rifornito di tè caldo e non poteva mancare il Barolo (bottiglie vuote ce n’erano già molte), bevo un bicchiere di tè e poi giù sulla sospirata discesa fino all’arrivo.
Giunto all’arrivo sfinito trovo, Antonella, Chiara e Maurizio, recuperiamo i borsoni lasciati in macchina e via a far la doccia, tra poco ci attende il pranzo Enogastronomico.
-Pranzo Enogastronomico al ristorante “Le Due Lanterne” a Verduno 10 minuti di macchina dalla partenza della corsa. In quelle località è difficile mangiar male, si parte dagli antipasti affettati di cascina ai peperoni in bagna caoda, ecc. non potevano mancare i Tajerin al tartufo ed il brasato al Barolo. Tutto ottimo!!!
-Visita alla cantina Fontanafredda, arrivati Serralunga d’Alba entriamo nella tenuta una immensa riserva bionaturale. Entriamo al centro degustazioni un posto incantevole e chiediamo se è possibile visitare le cantine, siamo fortunati sta per partire la visita guidata proprio in quel momento, paghiamo le €5,00 a testa e via giù sotto questi edifici colonici una volta residenza dei Re dove esiste un mondo tutto particolare, la guida illustra tutti i locali dove avvengono le varie fasi della vinificazione fino ad arrivare ai locali dove il vino riposa nelle innumerevoli e gigantesche botti di rovere. Davvero il tutto molto affascinante.
Ore 17:30 finisce la giornata nelle Langhe, ore 20:00 siamo di ritorno a casa, Tutto OK
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