lunedì 24 ottobre 2016

Locate V., Abbiategrasso, Peschiera, Bilbao

Week end che vede i canisciolti sparpagliati all’ennesima potenza. 
Oltre al gruppo in trasferta a Bilbao, la triade ridotta a biade si dirige ad Abbiategrasso; la Vale e Ivan a Peschiera, il resto del gruppo a Locate Varesino. Quest’ultimo gruppo suddiviso ulteriormente: presidente e Niki partiti prima per aggiungere 10 km e portare a termine il primo lungo.
I due lunghisti raggiungono il ritrovo della gara, ancora con il buio, e pioggia battente. Parcheggio praticamente di fianco alla doccia. Dopo aver fatto i 10 km più brutti della storia (un avanti e indietro sulla varesina, a tratti sulla strada, sotto la pioggia), nel tornare al punto di partenza, ecco uscire di corsa l’intero gruppo dei canisciolti. Se ci fossimo dato appuntamento, non saremmo stati così sincronizzati.
E allora tutti insieme via sul percorso della gara, e anche la pioggia sembra attenuarsi. Gara fatta molte volte, teatro anche di lunghissimi. I primi due km su asfalto, poi dentro nei boschi, su sentieri fangosi e pieni di radici. I primi kilometri resi inoltre difficoltosi dai numerosi camminatori sparsi sul percorso, con gli ombrelli aperti. Dopo cinque o sei km si riesce a correre abbastanza in solitaria.
il percorso è ciò che preferisce il presidente, e il suo amico Holly in trasferta a Bilbao: bosco, fango, bosco, pioggia, bosco bosco bosco. Bellissimo il solito passaggio nelle conifere. Sui 22 anche Lele, Paolo e l’amico modenese prossimo a New York, che salutiamo.
Alla fine cosa c’è di meglio se non le fantastiche docce calde?
Abbiategrasso (di Roby)
La triade, sabato dopo aver scelto Abbiategrasso, la corsa del cuore, domenica alla partenza da Rho si riduce a biade , M. Livio ha dato forfait, dovrà dare spiegazioni ….
Un percorso quello di Abbiategrasso pianeggiante già collaudato più volte, ma a differenza degli altri anni la corsa è stata ridotta a km 9 ed il percorso è stato variato per essere inserito tra una mezza e la maratona dei navigli.
Alle h. 8,00 arriviamo sotto una pioggia battente ad Abbiategrasso, le frecce ci dirigono verso area fiera,  anziché castello (variato anche il ritrovo), mega struttura con spazi enormi coperti dove ci si può cambiare senza urtarsi e lasciare i borsoni, i runners sono numerosi, d’altronde il naviglio e la campagna sono siti che sempre attraggono, ci sono anche i maratoneti che si spalmano pomate miracolose impregnando tutta l’aria dei saloni fiera.
Ci mettiamo in fila per l’iscrizione, ci guardiamo intorno per vedere se troviamo qualche canesciolto, ma niente, allora decidiamo di partire subito per bruciare i tempi, usciamo dalla tensostruttura per scattare la classica foto che certifica la presenza e qui c’è la sorpresa non piove più, foto e via subito sul percorso.
Percorso prevalentemente su asfalto che costeggia il naviglio e la zona laterale del paese, comunque fuori dal traffico, brevi gli sterrati che lambiscono cascine e granai, a metà percorso il ristoro, mediocre, come quello all’arrivo.
Ma c’è ancora una sorpresa, una volta giunti all’arrivo la pioggia ha ricominciato a bacchettare, possiamo dire essere stati fortunati, siamo tornati a casa presto e asciutti.

PIN, PUK... RUN!  (di Ivan)
In nome della vecchia amicizia, e anche per vedere il piccolo Daniele, raccolgo la supplica di Valeria: "Ivan, vieni a Peschiera, e quando corriamo fai finta di broccolarmi, che da quando sono diventata mamma non mi tampina più nessuno."
Povera. La capisco. Anche Holly è sparito.
Vabbè, mi reco quindi a Peschiera, passando da San Donato dove si è trasferita l'ex rhodense.
Pioviggina, ma è quel meteo ideale: si corre bene, e c'è un sacco di gente che se vede due gocce da forfait, per cui meno casino al ritrovo, parcheggi comodi, e ristoro abbondante, o comunque più abbondante del previsto.
Iscrizione rapida, e alle 8:45 si parte, tutti insieme. Il campo sportivo di partenza appartiene all'oratorio, e la chiesa saluta i runner con una scampata tipo quelle che "hanno eletto un nuovo Papa".
La corsa comincia su pista ciclabile asfaltata, ma presto si immette nelle brumose campagne piatte di quella zona. Niente boschi, ma visto il meteo, non è che perdiamo chissà che.
Devo ammetterlo, anche se nessuno di voi che legge lo poteva aver sospettato, Valeria è già più veloce di me. L'altra volta, nell'articolo, avevo un po' abbellito il racconto.
Per cui rimango sorpreso quando, km1, km2, km3, km4... ecc, Vale resta al mio fianco a chiaccherare.
Alla terza volta che le dico: "Vale, se vuoi... vai pure.", lei mi risponde. "Ma no, preferisco restare qui a parlare, sennò mi annoio."
A quel punto noto che non ha i soliti auricolari attaccati al telefono: "Eh, colpa tua che ti scordi la musica!"
E Lei: "No, è che stamattina ho sbagliato tre volte a mettere il PIN del cellulare, e adesso ho bisogno del PUK. Ma ovviamente non ce l'ho a memoria, quindi finché non torno a casa e lo cerco, non posso usare il cell, salvo che per le foto."
A-ahhh! Ecco il perché di cotanto altruismo: se non avesse incasinato il PIN e il PUK, sarebbe già partita per la tangente.
Poco prima di metà corsa, al 7km, senza dire niente, allunga il passo, e se ne va.
Arriverà al traguardo 3 minuti prima di me.
Dopo essermi scofanato 3 panini al salame (ristoro molto buono, in varietà e quantità), riprendiamo l'auto e andiamo a casa di Vale.
Il mio cell fa schifo a fare le foto. Allego le 3 meno peggio, e lascio al Pres decidere se e quante pubblicarne.
Daniele è bellissimo. La Vale invece è una merd#ina perché si rifiuta di fare l'articolo pur essendo una casalinga disperata mentre io dovrei fare il budget 2017 della mia azienda.
Avevo promesso di farle male con l'articolo... ma alla fine sono troppo buono.


1 commento:

Passirunner ha detto...

Splendidi articoli... Siamo ovunque e ovunque ci distinguiamo per classe, grinta e spirito libero

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