Domenica 3 aprile 2016.
Gruppo diviso questa domenica, tra: chi impegnato ad organizzare la Milano Marathon, chi a fare la staffetta, e chi l’unico, il Baldo a fare la Maratona, chiudendola nel tempo mediamente accettabile di 3,38, mentre il grosso del gruppo ad Uboldo.
Bellissimo il colpo d’occhio di questa edizione della Milano Marathon, sicuramente una maratona che offre di più a livello organizzativo, ma anche di percorso. E anche di servizi offerti: addirittura anche POLT non avrebbe avuto problemi....
Bello incontrare i vari canisciolti (ed ex) impegnati qua e là in un atmosfera di festa.
"Quel gran pezzo dell'Uboldo..." (di Sl@w foot)
Rientro nella muta dopo 4 settimane causa virus, e come benvenuto mi regalano l'incombenza dell'articolo.
Andiamo bene...
Tra l'altro mi sono perso il giro delle nuove magliette. Ma metto le mani avanti: sulle prossime voglio scriverci sopra SL@W FOOT, anche perché dopo la pausa forzata sono veramente il più lento, o quasi.
Vedete la foto con un nutrito gruppo di runner? Bene, se non sbaglio, mi hanno sorpassato tutti, tranne Roby.
Torniamo alla cronaca. Sbaglio il ritrovo e vado in quel di Lucernate Giudici (lo chiameranno così tra 100 anni, come Sasso in provincia di Bologna, che poi è diventato Sasso Marconi).
Mando un msg per vedere se i cani sono ancora al ritrovo A, ma non ricevendo risposta vado diretto ad Uboldo. Parcheggio comodissimo, di fronte al centro sportivo (anche se non vedo frecce che indichino il ritrovo sulla strada).
Se poi uno stesse molto molto male durante la corsa, c'è pure il cimitero dirimpetto all'arrivo.
Dopo aver acceso un mutuo per pagare l'iscrizione (7 euri), incontro i primi cani.
Faccio presente che, dell'omaggio principale del pacco-gara, la maglietta tecnica, han già finito le misure oltre la "M".
Quasi tutti però, anche quelli che ormai li han contattati da Lisbona per dargli la cittadinanza ad honorem, si iscrivono per avere magliette con una taglia di meno. Misteri. L'unico sereno è Holly, a lui danno una "S" che gli va a pennello. Parcheggio super vicino, come sopra, e spogliatoi a 1km... Una volta finiti tutti i preparativi, resta un'ora (!!!) prima della partenza.
Ragazzi, un'ora a cazzeggiare insieme ai canisciolti, è un'esperienza incredibile. Se tra qualche hanno dovessero rieditare Blade Runner con un nuovo doppiaggio, contatto e convinco il distributore Italiano a modificare la frase di Roy Batty - Rutger Hauer: "Io ne ho visto (e sentito) di cose che voi umani non potete neanche immaginarvi... ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser, (e sentito cazzeggiare i canisciolti in quel gran pezzo dell'Uboldo)..."
In meno di un'ora ricevo proposta di investire mezzo milione per vendere cancelleria su Amazon, oppure giocare qualche migliaio di Euro in borsa seguendo i consigli di un libro che insegna come "perdere il meno possibile in Borsa"; stesso autore del best seller " Come perdere il meno possibile al Casinò".
La corsa parte. Io mi butto sul quarto di Maratona, ma una prossima volta proverò la mezza, perché il percorso si dipana veramente nei boschi. Relativamente poco asfalto, giusto il primo e l'ultimo km.
Unico dettaglio (ma veramente piccolo) un tratto troppo stretto poco dopo il bivio 21/10, a mio parere ancora troppo vicino alla partenza, dove si forma un codone causa impossibilità di sorpasso.
Ristori sul percorso e finale senza infamia e senza lode (a mio parere).
Prima di chiudere voglio segnalare solo una grande prova del Nazza: arrivo al traguardo che lui è già asciutto e rilassato. Dichiara un 57 e mezzo niente male: 6 minuti meglio di Sl@w Foot.
Quando il dovere chiama, i Canisciolti rispondono. (di PassiRunner )
E questa volta la richiesta arriva dall'Associazione Change, attiva a sostegno dei malati nel Sud del Mondo, che per dare visibilità al loro operato durante la Maratona di Milano, si affidava alle nostre prestazioni atletiche per comporre una staffetta, in inglese Relay Marathon (chissà perchè) . Il quartetto era così composto: Passirunner, che inserisce questa prestazione nella tabella di preparazione per la Maratona di Padova (preparazione iniziata ieri), il "Lungo" AndreaC., reduce da RomaOstia e Stramilano e lanciato verso la Maratona di Firenze, e il Pirata Conticini che, noncurante dei rimproveri avuti dal medico di famiglia e dalla moglie, non si perde neanche una gara. A completare la squadra, il nostro contatto con l'Associazione, Mauro "Momo", runner rhodense storico. Obiettivo minimo cronometrico: 210 minuti.
L'organizzazione della nostra staffetta è complessa ma divertente: vengono anche stampate magliette celebrative per l'avvenimento, e dopo esserci chiariti (ma non troppo) sulla gestione delle sacche personali, ci avviamo alla partenza in zona Palestro. Arriviamo giusti per raccogliere la "benedizione" dai volontari della Onlus (foto di rito) e per vedere la partenza dei maratoneti (sempre uno spettacolo, però non abbiamo intravisto Il Baldo), poi abbandoniamo Momo al suo destino, non senza prima avergli richiesto una prestazione maiuscola, ci gustiamo la partenza (numero infinito di runner) e ci dirigiamo al primo cambio.
Qui incontriamo una frizzante Silvia, anche lei seconda staffettista per il GP Montestella e pronta a scalpitare per le vie milanesi. Intanto l'attesa di Momo è snervante ed a un certo punto temiamo il peggio, quando vediamo all'orizzonte una banana recante il chip che funge da testimone: è lui! Passirunner prende il tutto e aggredisce il terreno, scorrazzando verso la periferia milanese ghermendo con fierezza la banana. Giunto in quel di Lotto, cede lo scettro al Lungo, che esplode tutta l'energia accumulata con una partenza a razzo.
A metà percorso, in vista dello sprint, si mangia pure la banana, per fortuna senza il chip, che viene consegnato in zona Uruguay al carichissimo Pirata. L'ultimo staffettista da il meglio di sè, nonostante la temperatura non proprio ideale, ed in un men che non si dica raggiunge l'arrivo, dove con un tempismo clamoroso lo raggiungono gli staffettisti precedenti, dotati di striscione in finto legno dell'Associazione e con al seguito il Presidente della Onlus, che senza riscaldamento e preparazione, riesce a tenere il passo degli atleti, che concludono insieme a braccia alzate la prestazione, esattamente con quel 3.30 che ci si era prefissati, grandissimi!
All'arrivo, accoglienza speciale da parte del Presidente Fulvio e del suo portaborse Stefano, che si complimentavano con gli staffettisti e raggiungevano l'obiettivo di giornata: il giacchino dello staff della maratona.
Foto e chiacchere di rito, atleti medagliati, e poi tutti a casa, belli divertiti: esperienza da ripetere l'anno prossimo, magari con qualche Canesciolto in più.
2 commenti:
Complimenti al Baldo!!!!
AMBRO
... mediamente accettabile... io avrei scritto altro.
Beh... almeno ho mosso la classifica.
Ciao ciao
Posta un commento