lunedì 14 marzo 2016

Vento di passione

Vento di passione (del Lungo)
I nostri canisciolti arrivano in quel della capitale in due ondate,Ambrogio e Stefano in aereo presidenziale con tanto di red carpet, il Lungo ed il Pirata in litorina fantozziana  dopo avere sbrigato le pratiche del ritiro pettorali con borse tipo Ikea ma molto cinesi ,si andava a prendere possesso delle stanze x la notte con nello stesso stabile chiesa e nosocomio giusto x non pagare imu,già qui partono le prime polemiche con un check-out negato a Stefano ,furioso e già provato x la salita x raggiungere la reception. Invece x il Lungo ed il Pirata problemi zero con doccia assicurata alle 14,00 tutto come da programma.Il gruppo si riunisce in quel del Colosseo dove veniamo incuriosito da un locale che esponeva abbigliamento e locandine al quanto ambigue , un ringraziamento particolare va a 

Federico,Raffaella e Flavio x la ottima compagnia ed il suggerimento x il Ristorante Volare che consigliamo a tutti voi se passate nella zona del Colosseo.
Adesso cenni sulla corsa ottima organizzazione ,giornata fresca ma ideale x il tempone, si parte già divisi da un Testa in griglia con i top , il resto del gruppo dietro poco prima dei camminatori, partenza in gruppo ma dopo subito la partenza ci si perde di vista con la copia Ambro ed Andrea a macinare km  a velocità curvatura ,il Pirata dopo un 15 spettacolo si scioglieva come neve al sole arrivando sulle ginocchia e foto sulla metrò dice tutto, il buon Paolino GT veniva dato x disperso sin dal secondo km, si vocifera che il suo obbiettivo era di battere almeno la biciscopa comunque anche lui arrivato a prendere la stupenda mantellina. Ed eccoci al xche' del titolo ,il Pirata in preda a crisi mistica e senza fiato esala un silenzioso ma violento rivolo di vento soffocando i  presenti sul metrò di rientro con una ottima spalla dello Stefano che dice a gran voce che arriva dal davanti della carrozza. Dopo caldissima doccia del gruppo si tornava  al ristorante a mangiare un cacio e pepe di ottima fattura,ultima foto di rito e poi si torna a casa stanchi ma contenti x la bella trasferta.


Furato (di Roby) 
Dopo la giornata primaverile di sabato, la mattinata uggiosa di domenica ha colto di sorpresa alcuni runner presenti al ritrovo con abbigliamento leggero.
Al ritrovo, dopo aver fatto gli auguri a Max (però non ha rilevato quanti…) e detto le classiche battute, il gruppo si divide, la maggior parte segue diligentemente le dritte del presidente che predilige percorsi più tecnici e si dirige verso Como, noi più comuni mortali puntiamo per Furato, terra di casa nostra…
Arrivati e partiti in tre alla fine della corsa ci siamo ritrovati in quattro, all’arrivo abbiamo trovato Ange che ha corso in solitaria, non ha voluto perdere l’occasione di correre una corsa vicino casa e per non perdere terreno in classifica. Così abbiamo fatto anche la foto dell’arrivo.
Furato è la classica corsa senza pretese, sempre bene organizzata con percorso pianeggiante diviso tra sentieri di campagna ed asfalto.
La vicinanza ci ha permesso di bruciare i tempi, si arriva a Furato alle 8.00  poca fila ai tavoli dell’iscrizione, fatta iscrizione con riconoscimento, classico pacco gara, pasta, pomodori, piselli e biscotti, h. 8,15 partenza, nonostante fosse prevista per le 8,30, gli incroci erano già presidiati.
Per tutta la corsa siamo stati accompagnati da una leggera brezza di aria fredda in odore di acqua ma per fortuna il tempo ha tenuto, i sentieri erano asciutti ed il tutto si è svolto nei migliori dei modi.
Tutti abbiamo fatto il percorso dei 10k, il Nazza e Livio arrivati prima, pazientemente mi hanno aspettato, (non tanto) ma non avevano alternative le chiavi della macchina le avevo io, alle 10,15 eravamo già sotto la doccia di casa.

Il resto del Gruppo: Piro la Volpe e LOcca a Motta Visconti sulla 15 km.
Gli altri a Oltrona San Mamette per una delle più belle corse nel suo genere: il bosco.

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